Die Pianistin mit dem Messer. Life-Supervision in der Körpertherapie einer traumatisierten Patientin
Abstract
Anhand einer Fallgeschichte wird die körperpsychotherapeutsiche Behandlung einer traumatisierten Patientin dargestellt Dabei tut sich ein inzestuöses Gespinst in der Herkunftsfamilie der Patientin auf. Ebenso wird ein beinah sexuell perverses Spiel enthüllt. Dieses findet zwischen Vater, Mutter und Tochter statt. In der Therapie wird das Zusammenwirken der körperlichen Symptomatik, der szenischen Erinnerungsarbeit und der körperpsychotherapeutischen Behandlungspraxis deutlich Die Arbeit mit der körperlichen Symptomatik sowie mit dem frühkindlich begründeten traumatisierenden Gehalt erfolgt nicht im Sinne einer Nosologie. Im Einzelnen wird deutlich gemacht, dass gerade ein „therapeutisch unsystematisches“ Vorgehen angezeigt ist, um mit traumatisierten Patienten zu arbeiten.
Die Fallschilderung war Teil einer Life-Supervision (diese ist Teil der Ausbildung in Körperpsychotherapie) in der es gerade darum ging, diagnostische Fragen bezüglich der Traumatisierung zu klären
Zentral ist die Unterscheidung von therapeutischer Fallanalyse und therapeutischer Geschichte. Letztere ist Teil eines narrativen Ansatzes.
Schlüsselwörter:
Traumatisierung, Körperpsychotherapie, Life-Supervision, narrativer Ansatz.
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