Value-based counseling (consulenza basata sul valore). Cultura e religione come elemento significativo di un intervento psicodinamico a breve termine

Abstract

Il Value-based Counseling (VBC) è nato dall’esperienza pratica della psicoanalista junghiana Inge Missmahl, acquisita principalmente in Afghanistan, ma anche in Sri Lanka, Cina, Haiti e Ucraina. L’intervento psicodinamico a breve termine ha un approccio salutogenico volto a ripristinare il senso di coerenza e di auto-efficacia delle persone. Ciò avviene nel quadro di una discussione non direttiva ma attentamente strutturata. Il VBC si basa su un’immagine dell’uomo che parte da un bisogno umano intrinseco di avere una vita piena di senso. Il potenziale di autosviluppo dell’uomo e il suo sforzo di utilizzare questo potenziale costituisce la base per sostenere l’autoguarigione umana. L’approccio di consulenza evita di patologizzare i sintomi clinici basati su conflitti intrapsichici o interpersonali, esperienze traumatiche, un ambiente sociale dirompente o transizioni di vita difficili come la migrazione o la perdita di mezzi di sussistenza, e cerca invece di comprendere il significato di questi sintomi come espressione di stress sociale irrisolto. Il VBC parte dal presupposto che una persona che viene a conoscenza della sua situazione, della gerarchia dei valori ad essa associati e di quelli altrui, nonché dei sentimenti che ne derivano, avrà un margine di manovra per il cambiamento. Come punto di partenza per la percezione del mondo e dei sentimenti ad esso associati, la cultura e, in questo contesto, la religione sono considerate una risorsa significativa che può essere utilizzata specificamente nella consulenza.