Come possiamo esprimere il vissuto interiore e l’effetto delle strutture sociali?

Una risposta a Kurt Greiner: «La psicoterapia come medicina testuale»

Abstract

In questa risposta a un articolo di Kurt Greiner su «La psicoterapia come medicina testuale», vengono messi in discussione due aspetti. Da un lato, ci si chiede se negli attuali sviluppi della psicoterapia, fortemente dominata da una visione del mondo tecnico-medica, l’abbinamento di termini che compongono l’espressione «medicina testuale» non rafforzi questa visione – criticata anche da Greiner – e che quindi non rappresenti una scelta appropriata (anche se Greiner li interpreta diversamente). Ciò solleva la questione se sia necessario operare una maggiore distinzione tra (a) la psicoterapia come oggetto di scienza – che si colloca quindi nell’area dei sistemi di simboli culturali-oggettivi – e (b) la psicoterapia come attività formativa della relazione, che deve innanzitutto fondamentalmente concentrarsi sull’esperienza corporea-prelinguistica. Il secondo aspetto che viene messo in discussione è il rapporto tra diverse culture scientifiche. La contrapposizione di Greiner tra scienze umane e scienze naturali è condivisa sul piano metodologico, ma messa in discussione in termini di contenuto, in quanto gli oggetti e i principi dei fenomeni trattati dalle scienze naturali sono in ultima analisi anche creazioni della mente umana, come sottolineato ad es. nel dialogo Pauli-Jung.