Buchbesprechung

Fried, K. & McKenna, C. (2023)
Guarire con il gioco. La pratica della Play Therapy con il metodo Oaklander
Edizioni La Meridiana ISBN: 978-88-6153-892-2 89 p., 13.20 CHF, 14.00 EUR

Psychotherapie-Wissenschaft 14 (1) 2024 87

www.psychotherapie-wissenschaft.info

CC BY-NC-ND

https://doi.org/10.30820/1664-9583-2024-1-87

L’utilizzo del gioco in psicoterapia dell’età evolutiva permette di fare contatto con i propri sensi, con l’utilizzo del corpo, comprendere e saper esprimere le proprie emozioni, come ha spesso sottolineato Violet Oaklander, ideatrice della Gestalt Play Therapy. Questo poiché non bisogna mai smettere di dimenticare che un bambino, non smette di essere tale quando entra in terapia.

In questo libro è dunque possibile ritrovare tecniche della Gestalt Play Therapy in cui focalizzare l’attenzione sulla persona nella sua globalità e sulla rivelazione e integrazione di tutti quegli aspetti che costituiscono fisicamente, emotivamente e intellettualmente il Sé.

Spesso i bambini che entrano in terapia non riescono ad avere un buon contatto e a sentirsi bene con sé stessi. Le tecniche espressive, proiettive della Gestalt Play Therapy offrono una enorme possibilità di miglioramento anche in un lasso di tempo relativamente breve.

Con un buon contatto, infatti, si riesce a essere presenti, a utilizzare al meglio il corpo, i sensi, comprendere e saper usare le emozioni e le funzioni cognitive.

Nel libro le due autrici, Karen Fried e Christine McKenna, illustrano le tecniche in maniera diretta e specifica rendendole fruibili agli psicoterapeuti professionisti. In realtà il testo nasce proprio come complemento del training formativo Oaklander, frequentato da terapeuti provenienti da tutto il mondo a Santa Barbara in California.

In buona sostanza, dunque, si tratta di una guida di esercizi esperienziali da utilizzare nella terapia con i bambini, che comprende gli aspetti seguenti: come condurre una prima seduta, il modello e come tenere a bada i fattori legati allo sviluppo.

È da segnalare, come all’interno del modello Oaklander, la rabbia giochi un ruolo importante e fondamentale e in questo testo è possibile vedere come sia possibile trasformarla in energia aggressiva, passo dopo passo, attraverso l’uso di disegni, come il cespuglio di rose, il lavoro con la creta, la sabbia e i pupazzi.

Lungo lo sviluppo del testo, incontriamo anche il lutto e la perdita. Come psicoterapeuta conosco e riconosco come questo aspetto sia sempre molto delicato nella terapia. In questo volume agile, è possibile passare proprio in rassegna i vari tipi di perdita e le possibili emozioni come la confusione, il senso di abbandono, la perdita di fiducia in sé stessi, il senso di colpa. Viene poi distinto il lutto per ogni stadio dello sviluppo dando enfasi a reazioni e risposte adattive. Il tutto viene sempre mediato da attività specifiche.

Personalmente, tra le attività che ritengo di maggiore utilità pratica, possiamo trovare il disegno dello stemma che permette l’autoaffermazione e rafforza il Sé consentendo di rappresentare ciò in cui il bambino è bravo, ciò che ritiene più importante, cosa è fonte di ammirazione, le possibilità di cambiamento nella sua vita. Questa è un’attività che permette di fare spazio dentro di sé per chiarire il proprio Sé, integrandolo e nutrendolo.

Mara Foppoli